{Mixed Stuff Sunday} De Rerum Fabula: Trubbiani e I suoi inquietanti sogni di metallo

Tempo fa sono stata a vedere una mostra molto ispirante, che mi ha lasciato senza fiato per la magia e la sua particolarità: De Rerum Fabula, di Valeriano Trubbiani.

Essendo promossa dal Museo Tattile Statale Omero e dal Comune di Ancona, era fruibile anche da parte di visitatori non vedenti, quindi tutte le sculture potevano essere toccate e questo aggiungeva spettacolo allo spettacolo.

Attraverso l’uso sapiente di rame, alluminio e bronzo l’artista ci mostra la vita come una favola crudele, dove vita e morte si intrecciano.

Trubbiani è un mio concittadino. suo padre faceva il fabbro nelle campagne marchigiane, e da questa sua infanzia tra metalli ed animali da fattoria trova l’ispirazione per i suoi primi lavori negli anni ‘60: la modernità sta cambiando la società, il mestiere artigianale perde la propria umanità per urbanizzarsi e lo scultore crea macchine terribili che stritolano nei propri ingranaggi animali indifesi, metafore dell’uomo che, sopraffatto dal cinismo della vita moderna, non riesce più a volare con l’immaginazione.

foto: cristinasworld - recensione: artribune

 

Io che creo gioielli in rame e ottone non potevo non rimanere affascinata dall’uso sapiente dei metalli di questo artista, che ho scoperto ha realizzato anche gioielli, come questa collana in oro e turchese:

Vi lascio con un suo pensiero, che ho stampato e appeso nella mia inspiration board:

 

“In un ipotetico, presunto decalogo

mi sentirei di dire, prudentemente:

non essere troppo dolce, perché ti mangeranno.

Non essere troppo amaro, altrimenti ti sputeranno.

Abbi più rispetto per gli altri,

prima ancora che per te stesso.

Ma non dimenticare mai

che sei un artista.

Non perderti d’animo.

Non avere paura.

Riuscirai a creare quasi come Dio

e comandare come un re

e lavorare come uno schiavo.

Finchè avrai fiato”